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Confcooperative: il mercato libero dell’energia può essere una opportunità

Mariani: “Se lo Stato garantisce la trasparenza, con la libera concorrenza, le rinnovabili e le comunità energetiche si abbatteranno i costi delle bollette per imprese e famiglie”

lunedì 4 dicembre 2023

Per l’approvvigionamento energetico d’imprese e famiglie siamo al bivio. Bruxelles ha imposto la definitiva apertura dell’Italia al mercato libero come target del Pnrr da perseguire fin dal primo gennaio del 2024 e la questione sta generando fibrillazioni tra le varie forze politiche anche all’interno della stessa maggioranza.
“L’approccio che la Politica sta riservando al tema è a mio avviso troppo populista e strumentale” dichiara Lorenzo Mariani, Segretario Regionale di Confcooperative Umbria e amministratore di Power Energia, la cooperativa di utenza energetica più grande d’Italia. “Forse farebbe meglio a dedicare maggiori energie a far sì che questo obiettivo possa generare effettivi vantaggi a imprese e famiglie italiane che ricordiamolo pagano le bollette più care rispetto ai paesi locomotiva d’Europa. In che modo? Intanto elevando l’asticella della trasparenza degli operatori e della informazione verso i consumatori, imprese e cittadini che siano. Oggi ci sono ancora ampi margini nell’uno e nell’altro campo per migliorare l’approccio consapevole degli italiani al tema fondamentale dell’approvvigionamento energetico”.
“Non possiamo negare che esiste una fascia di popolazione fragile che lo Stato deve aiutare non solo nel pagamento delle bollette ma anche nei fabbisogni vitali quotidiani – dichiara il Presidente di Confcooperative Umbria Carlo Di Somma – ma è altrettanto innegabile che la libera concorrenza se adeguatamente sottoposta al controllo del rispetto delle regole da parte degli Organi preposti dello Stato, non potrà che generare vantaggi ai consumatori finali”.
“C’è poi il tema della transizione ecologica e forse questo potrebbe essere il vero motivo per giustificare una mini proroga” prosegue Lorenzo Mariani. “Con il Decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, i bandi del Pnrr e gli altri incentivi nazionali e regionali alla produzione individuale e condivisa di energia da fonti rinnovabili, stiamo entrando concretamente ed effettivamente nella transizione ambientale ma scaricare a terra questi investimenti richiederà comunque un certo lasso di tempo. L’Incremento della percentuale di energia autoprodotta contribuirà certamente ad abbattere le tariffe”.
“Come per le utenze – concludono Di Somma e Mariani – il modello cooperativo è certamente uno strumento utile per consentire a cittadini ed imprese di governare processi di condivisione di energia come le CER, o di concentrazione della domanda: in entrambi i campi Confcooperative vanta una storia centenaria con le cooperative energetiche trentine e più recentemente con la cooperativa d’utenza nazionale Power Energia Soc. Coop. che tenendo fede ai valori mutualistici in 17 anni è nata e cresciuta fino a divenire la più grande cooperativa di utenza energetica italiana e oggi si pone come partner strategico per accompagnare le imprese umbre nella transizione energetica green”.