C’è un’impresa rigenerata in Umbria che non si sta limitando oggi a produrre trasformatori ed induttanze elettriche, ma che sta producendo quotidianamente valore e comunità. È la Trafocoop – Trafocooperativa della Valnestore Soc. Coop. – fondata nel 2022 grazie alla forte motivazione dei lavoratori della ex Trafomec e che ha fin qui saputo imporsi nel mercato della produzione dei trasformatori ed induttanze elettriche con una proposta fondata sul lavoro, sulla professionalità, sull’affidabilità, sulla responsabilità e sull’identità cooperativa. Una operazione di workers buyout cooperativo nato dopo la crisi della storica Trafomec. Oggi Trafocoop chiude la terza annualità al 31.12.2024 con un bilancio estremamente positivo, confermando non solo la validità economica del progetto, ma anche la sua forza comunitaria.
Con un utile netto significativo, un fatturato in costante crescita e un patrimonio solido, la cooperativa affronta il 2025 con visione e determinazione.
L’assemblea dei soci di Trafocoop ha anche rinnovato il proprio Consiglio d’Amministrazione, confermando Federico Malizia alla presidenza. Insieme a lui, guideranno la cooperativa nel prossimo triennio il vicepresidente Carlo Di Camillo e i consiglieri Roberto Buono, Fabio Pierini, Paolo Padella, Patrizia Barbanera e Andrea Morselli.
“Nel dicembre 2023 Trafocoop ha acquistato orgogliosamente e definitivamente il ramo d’azienda da cui era nata e oggi dopo tre anni di vita rappresentiamo un porto sicuro ed una vera famiglia” ha dichiarato Federico Malizia durante l’assemblea. “Trafocoop rappresenta riscatto, resistenza e resilienza. Oggi dopo tre anni ci rendiamo tutti conto di quanto la nostra cooperativa sia stato un gesto rivoluzionario, un atto di forza verso un sistema che troppo spesso ci rende invisibili. Un’impresa che ogni giorno porta avanti la propria missione con umiltà assoluta e un grande senso di responsabilità”.
Il successo di Trafocoop non si spiega senza la comunità di persone e strutture che l’hanno accompagnata: lavoratori, soci, consulenti, associazione di categoria, sindacati unitamente alle istituzioni locali e regionali.
“Voglio ringraziare con convinzione lo staff di Confcooperative Umbria, che non ci ha mai lasciati soli” ha ribadito il Presidente Malizia. “Il loro supporto, concreto e quotidiano, unitamente a CFI – Cooperazione Finanza Impresa, a Fondosviluppo Spa, alle Istituzioni locali e regionali è stato fondamentale in ogni fase: dalla costruzione dell’idea, al piano industriale, alla gestione operativa. Tutto questo non era affatto scontato”.
Il Presidente di Confcooperative Umbria, Carlo Di Somma, ha definito quella di Trafocoop “un’esperienza di cooperazione autentica, che dà speranza non solo al mondo del lavoro, ma a tutti i territori in cerca di rinascita”. Il Segretario regionale Lorenzo Mariani ha dichiarato che “i workers buyout raggiungono i loro obiettivi solo se si crea un’alleanza tra persone, strumenti finanziari e cultura cooperativa. Trafocoop è l’esempio più riuscito di questa alchimia e questo anche grazie alla disponibilità del Presidente della Cooperativa Vetreria Piegarese Bruno Gallo in qualità non solamente di proprietario dei capannoni ma di autentico motivatore cooperativo dei soci e degli amministratori di Trafocoop nella difficilissima fase iniziale”.
Nel 2024 è entrato nel vivo anche il piano di trasferimento industriale e del nuovo Layout su una superficie di circa 8.000 mq. L’obiettivo è concentrare in un unico sito produttivo tutte le attività, con benefici in termini di efficienza e risparmio sui costi fissi. L’operazione, prevista dal business plan 2023, è stata finanziata in parte da Gepafin (125.000 euro) e da Banca Centro (60.000 euro), grazie alla misura “Investiamo per Crescere” promossa da Fondosviluppo.
“Nel 2024 oltre il 60% del fatturato di Trafocoop è derivato da esportazioni dirette o indirette” ha dichiarato il Responsabile commerciale Roberto Buono. “La vocazione internazionale è un punto di forza, ma anche un elemento di rischio. L’instabilità geopolitica, l’aumento dei dazi e le tensioni commerciali globali impongono una revisione strategica: da qui l’idea di rafforzare la presenza sul mercato nazionale, anche attraverso l’inserimento in filiere produttive legate al PNRR”.
“Tutti vendiamo qualcosa che ha un prezzo” ha dichiarato ancora Federico Malizia in Assemblea. “Noi come tutti vendiamo il costo più il margine, determinando così il nostro prezzo, il prezzo allo stesso tempo assume un valore ma il nostro valore dipende anche e soprattutto dal nostro contesto: un contesto virtuoso, nobile, coraggioso, che possiede un'importante prevalenza mutualistica, in una sola parola un contesto Cooperativo autentico. Trafocoop oggi è non solo un’azienda che resiste, ma una comunità che esiste. Che continua, ogni giorno, a costruire futuro e buon lavoro in un territorio che ne ha tanto, troppo bisogno".